Il commento  



 
 

VENEZIANI "non" VENEZIANI QUASI FAMOSI
di Alessandro Rizzardini ©

novembre 2011


Come ho iniziato la raccolta dei personaggi di “Veneziani quasi Famosi”?
Storia lunga. Premesso che tutti i fotografi amano fotografare i personaggi che si definiscono “famosi”, anch’io avevo iniziato nel 2000 questa raccolta nell’ambito dei miei concittadini veneziani.
Dopo alcuni scatti e alcuni personaggi che da famosi avrebbero poi scalato nel ruolo di famosissimi, avevo mollato.
Qualche anno dopo in occasione della progettazione di una mostra fotografica da tenersi al Bacaro Louge a San Marco - spazio espositivo tenuto da alcuni soci della Gondola - avevo riproposto il tema.
Gli appunti, le domande, furono: “Chi sono i famosi? Cos’è la fama? Veneziani famosi ne esistono?”. Anche qui dopo una breve discussione non se ne fece niente.
Ma quelle domande, più che pertinenti, le ho successivamente in qualche misura risolte, prendendo per principio che la fama è qualcosa di assolutamente relativo, che parte dalla conoscenza e della conoscenza di ogni singolo.
Cacciari è per me un famoso? Certo che sì ed è probabilmente uno dei pochi veneziani universalmente (al di fuori dei confini della Repubblica Serenissima intendo) famosi. Ma a Venezia e per un gran numero di veneziani il mendicante che si butta sui masegni a chiedere la monetina è famoso tale e quale e forse ancor di più del nostro ex sindaco-filosofo.
Altra notazione: quanti tra di noi esercitano o coltivano una doppia professione spesso ai più poco nota? Quanti veneziani sono, per la Carta d’Identità, esercenti, bottegai, impiegati, ma si presentano agli altri come artista, poeta, fotografo e chi più ne ha ne metta?

segue dalla prima pagina

Quanti sono invece gli ex artisti, poeti, fotografi, sportivi che si riciclano in una vita più orientata all’anonimato, ma non decadono per i fan dal mito e dalla gloria delle loro vecchie imprese?

Così un bel giorno in mezzo a tutta questa confusione, ho iniziato questa raccolta. Il primo ad essere fotografato, e quindi ad essere messo al corrente di questo nuovo progetto è stato Alberto Fiorin scrittore e ciclista, profeta della “slow way of life”, che poi curiosamente è, assieme a Sebastiano Giorgi, colui con il quale ho scritto il libro dei (quasi) famosi.
La foto, e poi via via tutte le altre (oggi viaggiano verso le seicento), sono state appoggiate negli album fotografici che si possono creare su Facebook.
Foto e didascalia, per conoscere il personaggio nel suo “doppio”, quello che si è, e quello che si vorrebbe, o ci si spaccia, non necessariamente nell’ordine, con un po’ di fantasia e di sana auto-ironia, (gli stessi fotografati erano tenuti talvolta a dichiararsi e a descriversi).

L’album è cresciuto di giorno in giorno, cadenzato dalle stagioni, i veneziani erano in t-shirt, sotto il sole o in cappotto sotto la neve, a mollo con gli stivaloni durante un’acqua alta o a bagno in spiaggia al Lido. L’album è piaciuto al punto da diventare un piccolo caso su Facebook, con i commenti che piovevano quotidianamente, come i suggerimenti sui personaggi da inserire o che avrei dovuto tener (tassativamente) conto.
Fiorin intanto aveva fatto la sua proposta di produrre un qualcosa di editoriale e alcuni testi di prova li avevamo scritti a quattro mani. Poi è stata la volta di Sebastiano Giorgi, che si è unito a noi, e infine la spinta decisiva è stata quella dell’editore Giovanni Pelizzato della Toletta che ha creduto, semplicemente perché gli è piaciuto, al progetto che gli abbiamo presentato.
Molti sono gli amici che ci hanno messo mano, ricordo Michela Scibilia fascinosa grafico-buongustaio che ci ha regalato ben più di qualche singolo suggerimento, e Tiziano Scarpa (altro veneziano assai noto) che ha scritto la prefazione al libro e i soci del circolo La Gondola che hanno commentato, con solita spietatezza del venerdì, qualche piccola anteprima che ho presentato.
Le foto si sono sommate agli incontri e agli inevitabili scambi con i “personaggi” che hanno arricchito il mio tempo per circa due anni.
Numerosi sarebbero gli aneddoti da raccontare, come da raccontare più in profondità, sarebbe questa Venezia che si vorrebbe morta, ma che dell’aspetto relazione e della qualità intellettuale dei suoi abitanti, sia chiaro tanti non propriamente nati all’Ospedale Civile, trae linfa di vita insostituibile.
Una Venezia trasversale, della grande cultura che si mescola obbligatoriamente e per pura necessità fisica nel quotidiano: artisti, studiosi tra la gente comune, persone rispettabili che passeggiano e salgono ponti pacificamente vicino a persone un poco meno raccomandabili.
Gli album su Facebook li ho intitolati “Veneziani quasi Famosi” e nel periodo di scrittura del libro questo titolo è stato messo in discussione e ha anche preso le pieghe più assortite e fantasiose.
Alla fine si è ritornati sul titolo originale, ponendo le parentesi su quel “quasi” che a qualcuno un po’ più sensibile al fascino della fama, senza dava fastidio…
Il suggerimento è venuto dallo scrittore Riccardo Calimani ancora “caldo” di fotografia, una mattina di pioggia a San Felice, lungo la Strada Nuova.
Il libro è stato presentato presso lo spazio Eventi della libreria Mondadori a San Marco il 9 dicembre 2010. E’ stato l’ultimo evento in quella sala che poi a fine dicembre ha definitivamente chiuso. Sui muri abbiamo montato con l’aiuto decisivo degli amici della Gondola, di Marco Bassi, Stefano Stradella, e Stefano “Zazà” Zanon, quattrocentosessantacinque fotografie di veneziani, ricreando idealmente l’aspetto di una grande piazza affollata di gente.
Finita l’esposizione, tutte le foto in mostra, accompagnate dalle liberatorie dei personaggi, sono state donate al fondo dell’Archivio del Circolo Fotografico la Gondola, trovando, credo, la giusta sistemazione e possibile valorizzazione anche futura, a memoria (toccando ferro).
In questo caso, un grazie particolare va all’Associazione Ve.Sport che ha sostenuto generosamente tutte le spese di stampa.
Ultimissima cosa, il “best of”, cioè le fotografie a mio parere tecnicamente più riuscite è diventato un “volume d’artista” in copia unica.
L’intenzione è che rimanesse tale, però le poche persone che hanno fin qui visto il volume ne hanno dato un giudizio positivo richiedendomene, se possibile, una copia.
Nel caso ci fosse qualcun altro che viste le foto ne avesse anche lui il desiderio, si faccia avanti, “l’unione fa la forza” e abbassa anche i prezzi.

Alessandro Rizzardini

PS: per la galleria fotografica del sito del Circolo Fotografico La Gondola ho scelto di inserire cinquanta ritratti di Veneziani “non” Veneziani, ovvero di cinquanta persone che, a vario titolo, hanno scelto di vivere in città o che comunque da qui sono partite per le loro “imprese”, come nel caso specifico di Gianni Berengo Gardin, pur rimanendo legatissimi alla loro città di adozione.
E’ uno spaccato curioso che testimonia come inevitabilmente la cultura sia la vera padrona di casa a Venezia.

1 Adriano Iurissevich
2 Alessandro Merlin
3 Alexandra Hai
4 Arrigo Cipriani
5 Carolina Antich
6 Chiara Barbieri
7 Claudio Romano
8 Daniele Bianchi
9 Daniele del Giudice
10 Erla Zwingle
11 Fabrizio Plessi
12 Fiora Gandolfi
13 Fiorella Mancini
14 Flor Fallas
15 Gaia Stock
16 Geoffrey Humphries
17 Gianni Berengo Gardin
18 Gino Strada
19 Giorgio Mastinu
20 Guerrino Giano Lovato
21 Guido Guerzoni
22 Italo Zannier
23 Jane Da Mosto
24 Junko Hoshino
25 Katlin Zorah McDonought
26 Lady Clarke
27 Lorenzo Marinese
28 Lorenzo Mullon
29 Lucia Massarotto
30 Luigi Benzoni
31 Luigi Frizzo
32 Mara Rumiz
33 Matteo lo Greco
34 Maurizio Adamo
35 Michael Kiersgaard
36 Michel Thoulouze
37 Michela Scibilia
38 Mister Banca d'Italia
39 Misuzu Ozawa
40 Moulayé Niang
41 Nuria Nono Schoenberg
42 Paola Casanova
43 Roberto D'Agostino
44 Sabrina Cornacchia
45 Said Chavoshbaran
46 Sally Spector
47 Samanta e Rossella Fiorenza
48 Teresa Maria Bisiol
49 Teti Cortese
50 Tony Green


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