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Giuliano Tramontini

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PROFILO BIOGRAFICO CRITICO  DI GIULIANO TRAMONTINI

Giuliano Tramontini nasce a Venezia il 1.4.1923; si diploma ragioniere e trova dapprima impiego provvisorio presso la Cassa di Risparmio di Venezia e successivamente in via definitiva presso l’amministrazione delle Ferrovie dello Stato negli uffici della  stazione di Santa Lucia a Venezia.

Si sposa con Bruna Bertolo il 21.9.1955 e va ad abitare al 1093 di Calle dei Fabbri a San Marco.

Muore a Venezia l’11.8.1986.

La moglie è  il soggetto più ricorrente nelle sue immagini; curiosamente non ci sono fotografie della bellissima cognata Nuccia Bertolo che viceversa fu ritratta molte volte da Pietro Gioppo (funzionario delle Generali)e da altri; alcune di queste fotografie sono presenti nell’Archivio della Gondola.

Non è dato sapere come GT si avvicini alla fotografia; è probabile che la contiguità della sua abitazione con il negozio Foto Record lo metta in contatto con quelli della Gondola; si presume che il suo ingresso nel Circolo dati agli inizi degli anni 1950 ( stando alle date delle fotografie). Ne esce probabilmente verso il ’60 quando avviene la diaspora de “Il Ponte”.

Oltre la fotografia, GT non coltiva hobby particolari; ha una discreta biblioteca ed è appassionato di fantascienza. Grazie al fatto di non pagare il biglietto (come dipendente delle FFSS) GT viaggia molto in Europa e negli Usa  come testimoniano le fotografie, specie quelle a colori. E’ amante dell’arte,  in particolare della pittura.

E’ molto attivo a metà dei medesimi anni ‘50 come testimoniato dai cataloghi delle mostre della Gondola  e consegue diverse ammissioni e premi nei concorsi ai quali partecipa anche come socio del Dopolavoro delle Ferrovie talvolta sotto il nome della moglie Bruna Bertolo.

Partecipa sicuramente alla 3^ Biennale di Fotografia, alle rassegne invito in Francia ( Montpellier, Nizza, Binche) e altre mostre.

La signora Bertolo afferma che  GT conosceva bene Monti, Bruno Bruni, Romeo Martinez, Scattola, Bolognini, Gioppo, Roiter, Berengo, Bepi Bruno e Carlo Mantovani.

Ci sono almeno due ritratti di Bruno Bruni fatti da GT in Archivio. Sotto il profilo tecnico, GT ha usato sicuramente la Rolleicord passando poi al 24x36 con Asahi e Olympus. Non è certo che stampasse i positivi  mentre è abbastanza sicuro che sviluppasse i negativi almeno nel formato 24x36.  Come altri della Gondola, per la stampa si serviva dei F.lli Mattiazzo che avevano laboratorio in Calle dei Fuseri; è probabile che lo sviluppo del 6x6 e anche la stampa delle fotografie da concorso fossero affidati ai Mattiazzo e forse anche a qualche socio della Gondola (Bolognini?). In effetti è troppo evidente il divario tra le stampe iniziali in b/n e quelle successive. La produzione più recente (fino alla morte) riguarda solo stampe a colori con esiti modesti.

Sotto il profilo produttivo,si nota in GT una certa discontinuità stilistica tra il periodo di appartenenza alla Gondola e i decenni successivi. I migliori risultati li ottiene nell’informale e nello still life.  Nell’informale molte immagini ricordano lo sperimentalismo di Monti.

Complessivamente un autore mediamente buono con punte di interesse anche se legate alle mode e agli stili dell’epoca.

Nota del 19.12.2009 a cura di Manfredo Manfroi

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