la Gondola

Anni '50-'70 Autori

 Ferruccio FERRONI

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Ferruccio Ferroni nasce a Mercatello sul Metauro (Pesaro) il 27 luglio 1920 da una famiglia di insegnanti; consegue la maturità classica presso il liceo di Senigallia dove la famiglia si era trasferita sin dal 1924. Nel 1940 entra all'Accademia Militare di Modena dove esce con il grado di sottotenente; partecipa al secondo conflitto mondiale. Nel 1943, fatto prigioniero dai tedeschi a Rodi finisce in un campo di concentramento in Germania da cui viene liberato nell'aprile del 1945. Torna a casa gravemente ammalato; passa due anni in una casa di cura dove ha modo di sviluppare la sua passione per la fotografia. Le sue condizioni di salute  lo costringono ad abbandonare la carriera militare; si iscrive alla facoltà di Legge in cui si laurea nel 1953. Nel 1948 conosce l'avv. Cavalli con cui stringe una solida amicizia basata sui comuni interessi fotografici. Nel 1952 lo stesso Cavalli raccomanda Ferroni a Paolo Monti affinché entri a far parte della Gondola. Intanto Cavalli, a Senigallia,  ha l'idea di formare un gruppo fotografico da "educare" alla fotografia e a cui attingere per rinnovare le fila della Bussola, l'elitario gruppo formato da pochissimi sodali cooptati dai fondatori. Nasce così la "Misa", dal nome di un corso d'acqua che attraversa Senigallia; vi fanno parte sotto la direzione di Cavalli, Mario Giacomelli, Piergiorgio Branzi, Alfredo Camisa, Paolo Bocci, Giulio Parmiani e naturalmente Ferroni che si dimette dalla Gondola. La Misa però è percorsa da insofferenze e divisioni che colpiscono anche il rapporto fra Ferroni e Cavalli. Nel luglio del 1955 Ferroni abbandona la Misa e rientra nella Gondola dove rimane sino al 1958 quando gli impegni della professione lo costringono ad abbandonare la fotografia. Riprende nel 1984 anche se con esiti non sempre all'altezza del periodo iniziale.

Ferruccio Ferroni muore a Senigallia il 5 settembre 2007.


Venerdì 6 giugno alle h. 21 presso il CZ95 – Centro Culturale Giudecca Zitelle 95 lo studioso e storico della fotografia Marcello Sparaventi presenterà l’opera del grande fotografo ed ex socio della Gondola Ferruccio Ferroni ( Mercatello sul Metauro 1920 – Senigallia 2007 ) attraverso una video intervista che l’Autore rilasciò poco tempo prima della sua scomparsa e la presentazione in CD ROM delle schede dove Ferroni annotava tutte le caratteristiche tecniche delle sue fotografie..

 

Di solito la fotografia di Ferruccio Ferroni viene accostata inevitabilmente a quella di Cavalli; se è indubbio che la sua formazione debba ascriversi al pensiero e alle sollecitazioni del Maestro di Senigallia è anche vero che una lettura più approfondita della sua opera fa affiorare, specie nel periodo che va dal 1952 al 1958, l’agire di Monti con il quale Ferroni fu legato da sincera amicizia oltre che da una convinta partecipazione di pensiero.

Ferroni, la cui opera solo oggi è oggetto di studio e di rivalutazione, è stato certamente il fotografo che meglio ha interpretato le ansie di rinnovamento dei due grandi circoli – la Bussola e La Gondola – nel problematico secondo dopoguerra.

Dall’iniziale filiale adesione al pensiero di Cavalli, legato come si sa alla tradizione visuale italiana risalente al

pensiero crociano e alla pittura del primo rinascimento, Ferroni guardò con crescente interesse alle proposte di Monti tese a confrontare la fotografia con l’emergere della nuova temperie figurativa italiana ed internazionale che finalmente, conclusi il conflitto mondiale e la lunga parentesi fascista, poteva

affermarsi nel nostro Paese.

Ferroni, che fu socio di entrambi i Circoli, concluse una prima volta la sua operatività fotografica nel 1958 allorché la professione di avvocato, che esercitò sino al 1984, si fece più pressante; riprese a fotografare da quella data con esiti ancora soddisfacenti sebbene l’ambiente che lo aveva sollecitato in gioventù fosse profondamente cambiato.

Marcello Sparaventi ci porterà in visione reperti preziosi vale a dire l’ultima video intervista nella quale Ferroni racconta la sua vicenda fotografica e poi farà vedere, sempre tramite video, le schede (in tutto 251) sulle quali Ferroni annotava meticolosamente tutte le caratteristiche tecniche relative alle immagini scattate.

Materiale interessantissimo, anche alla luce dell’attuale rivoluzione tecnologica, che non solo darà conto della preparazione dei fotografi di allora ma anche di un modo di concepire anzi “previsualizzare” i risultati dello scatto

ponendoli al servizio del pensiero creativo.

 

        *Marcello Sparaventi* è nato nel 1969, vive a Fano e lavora a

        Pesaro; s’interessa di fotografia dai primi anni ’90 come

        ricercatore e come storico.

        Si è specializzato nell’organizzazione di mostre curando in

        particolare quelle di Ando Gilardi, Sandro Genovali e dello

        stesso Ferroni, quest’ultima con il critico Roberto Mutti.

 

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